Via del Babuino: tra shopping, arte e relax

Gemellata con l’elegante Madison Avenue di New York, è una delle vie più caratteristiche del fashion district capitolino, perfetta per chi vuole dedicarsi a una passeggiata romantica e allo shopping più cool.

Via del Babuino: una passeggiata tra arte e shopping

Intreccio di storia, arte e shopping, via del Babuino collega piazza di Spagna con piazza del Popolo e, insieme a via del Corso e via di Ripetta, forma il Tridente.

Nei secoli, la strada ha cambiato spesso nome a seconda del pontefice che vi dedicava attenzione. Nel 1525 fu denominata via Clementina, in onore di papa Clemente VII; poi, intorno al 1540, via Paolina, in omaggio a papa Paolo III. Ma il nome che porta oggi è legato alla fantasia popolare. Nella seconda metà del Cinquecento nella via fu posizionata una fontana pubblica (ancora presente) raffigurante un sileno sdraiato, che il popolo romano soprannominò “babuino”. La scultura fa parte delle sei “statue parlanti” della Capitale, a cui i romani nei secoli hanno affidato invettive anonime contro pontefici e governanti.

Via del Babuino: una passeggiata nella storia

Imboccando via del Babuino da piazza di Spagna, si incontra subito una delle griffe più famose nell’ambito della gioielleria elegante e leggendaria, Tiffany & Co. Tra anelli, braccialetti, collane e spille ornate di diamanti e gemme preziose, sarà difficile uscire dallo store senza l’inconfondibile Tiffany Blue Box!

Con questo spirito romantico, non passerà inosservato il palazzo all’angolo tra via del Babuino e via Alibert. Qui abitò Carolina, moglie del principe di Wittgenstein, che visse con il compositore Franz Liszt una storia d’amore tormentata. Prossimi alle nozze, i due amanti si separarono quando il papa impedì l’annullamento del matrimonio di Carolina. Liszt si rifugiò in Vaticano e prese gli ordini monacali, mentre Carolina si rinchiuse in casa, aspettando invano il suo amato.

Continua la passeggiata, continua lo shopping. Design innovativo e stile fresco caratterizzano i capi di Emporio Armani, mentre un’idea di funzionalità è alla base del marchio Chiara Boni – La Petite Robe, che ha ridisegnato la silhouette femminile con tubini raffinati e versatili. Una sosta merita anche Gente Roma, che offre una sofisticata selezione di prodotti, tra abbigliamento, scarpe e accessori, accostando il lusso alle ultime tendenze.

All’incrocio con via dei Greci si trova il Museo-Atelier Canova Tadolini, sul cui muro esterno è collocata la Fontana del Babuino. Un caffè-ristorante dove vivere una vera e propria esperienza culturale, perché occupa quello che un tempo era l’atelier di Antonio Canova e di Adamo Tadolini, capostipite della famiglia di scultori. All’interno, le statue di Canova e dei Tadolini fanno da sfondo a colazioni e cene, creando un’atmosfera unica.

Le chiese in via del Babuino

Accanto al Museo-Atelier Canova Tadolini, si incontra la Chiesa di Sant’Atanasio dei Greci, progettata da Giacomo Della Porta e inaugurata nel 1583. Di rito bizantino, fu voluta da papa Gregorio XIII per gli alunni dell’annesso Pontificio Collegio Greco di Roma. Una curiosità: l’orologio del campanile, collocato lì sopra nel 1771, non è rivolto verso via del Babuino ma verso il Collegio Greco.

Le opere d’arte si possono ammirare… e si possono portare al polso, come un orologio. Dal 1794 Hausmann & Co., situato di fronte alla Chiesa di Sant’Atanasio dei Greci, è il tempio di questo oggetto di culto, dove trovare le migliori marche e un’assistenza tecnica di prima qualità. Il lusso continua dai Fratelli Rossetti, calzaturificio storico italiano ispirato da sempre a un perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione. Canali, brand “made in Italy” di abbigliamento maschile, promette (e mantiene) capi di alta qualità sartoriale. Sorprende l’insolita architettura neogotica della Chiesa anglicana di Ognissanti, con i suoi mattoni rossi e le vetrate colorate. Una visita all’interno permetterà di godere di un piccolo pezzo d’Inghilterra nel cuore della Roma rinascimentale.

Le occasioni di shopping continuano: per chi ama i gioielli non convenzionali, la sosta da Dodo, il brand che ha trasformato 1 grammo d’oro in creazioni uniche, è inevitabile.

Prima di affacciarsi su piazza del Popolo, merita una visita uno dei più esclusivi luoghi di incontro capitolini, l’Hotel de Russie, dove concedersi una pausa nella piazzetta Valadier, con i giardini terrazzati progettati alla fine del XVIII secolo dall’architetto Giuseppe Valadier, immersi tra palme, alberi di tassi e rose bianche. L’hotel vanta anche la De Russie Spa, un lussuoso centro benessere. Una sosta rigenerante in questo luogo incantato sarà il giusto completamento di una passeggiata tra shopping e bellezze architettoniche.