Horti Farnesiani: la bellezza ritrovata

Dopo oltre trent’anni di restauro, gli Horti Farnesiani tornano a splendere, pronti ad accogliere turisti e appassionati da tutto il mondo.

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Gli Horti Palatini Farnesiorum costituiscono uno dei luoghi più amati dai protagonisti del Grand Tour in Italia, a partire da Goethe. Nel 1537 il cardinale Alessandro Farnese, nipote di papa Paolo III, acquistò i resti della Domus Tiberiana per realizzarvi il primo giardino botanico al mondo. Questo grandioso progetto fu iniziato dal Vignola alla fine del Cinquecento e portato avanti da Jacopo del Duca e Girolamo Rainaldi.

I banchetti estivi dei Farnese

Agli Horti Farnesiani si accede attraverso l’imponente portale del Vignola in via di San Gregorio. Qui un sistema di rampe e terrazze conduce il visitatore al Ninfeo della Pioggia, con una splendida fontana al centro. Proprio in questo luogo, i Farnese amavano tenere banchetti estivi.

Al di sopra, si trova il Teatro del Fontanone, con una grande fontana al centro e due rampe che portano alle due uccelliere. Si tratta di due padiglioni di color azzurrino che in passato ospitavano uccelli rari ed esotici, oggetto di ammirazione e stupore da parte dei frequentatori della villa.

Affacciandosi dalla terrazza, si staglia dinanzi agli occhi un panorama unico ed emozionante. Da qui è possibile scorgere la Basilica di Massenzio, il campanile della Basilica di Santa Francesca Romana, il Foro romano, la Torre delle Milizie e il Campidoglio.

È interessante ricordare che vi è un altro ninfeo cinquecentesco vicino al clivo Palatino, a ridosso delle mura antiche della Domus Tiberiana. Noto come il Ninfeo degli Specchi, è attribuito all’architetto Pirro Ligorio. A forma di grotta e decorato con stalattiti e mosaici, questo ninfeo prende il nome dalle statue dei satiri poste nelle nicchie che sorreggevano oggetti simili a specchi.

La Casina Farnese

Infine, sulla cima del Palatino sorge un vero e proprio gioiello rinascimentale, la Casina Farnese. Si tratta di un piccolo edificio, pensato come luogo di ricevimento per pochi intimi, che fu costruito sopra i resti del ninfeo ellittico della Domus Flavia. Al suo interno si possono ammirare affascinanti affreschi di soggetto mitologico. Per esempio, quelli raffiguranti la storia di Ercole e Caco, quest’ultimo sconfitto, secondo la leggenda, proprio sul Palatino.