Caravaggio, il prodigio della luce

Un suggestivo itinerario attraverso tre chiese romane per ammirare le opere di Caravaggio in un contesto unico.

Caravaggio

Passeggiando per il centro storico di Roma è possibile contemplare alcuni capolavori caravaggeschi. In essi, il forte pathos, misto a realismo, ancora oggi lascia folle di visitatori increduli di fronte a tanta bellezza.

Prima tappa: Chiesa di San Luigi dei Francesi

A due passi da Piazza Navona la Chiesa di San Luigi dei Francesi, oltre a vantare importanti capolavori, ospita nella Cappella Contarelli tre dipinti di Caravaggio. Sono frutto della prima importante commissione affidata all’artista a Roma. La pala d’altare al centro, dal titolo San Matteo e l’angelo, è una seconda versione realizzata dal Caravaggio. La prima, infatti, fu rimossa dalla congregazione perché non aveva né il decoro né l’aspetto di santo. Nella suggestiva Vocazione di san Matteo, sul lato sinistro della cappella, la scena è immersa nella penombra, drammaticamente interrotta da squarci di luce che illuminano i visi dei protagonisti. È la luce della grazia divina che chiama gli uomini. San Matteo, incredulo, punta il dito verso sé stesso quasi a dire “State chiamando proprio me?”. Sul lato destro, vi è il violento Martirio di san Matteo con, al centro della scena, avvolta nell’oscurità, la figura del carnefice ricurvo verso il martire. È interessante notare come il corpo di san Matteo non sia illuminato, quanto invece lo è quello del carnefice. È su quest’ultimo, infatti, in quanto peccatore, che la luce della grazia divina deve agire.

Seconda tappa: Basilica di Santa Maria del Popolo

L’imponente Basilica di Santa Maria del Popolo, in Piazza del Popolo, conserva opere di straordinaria qualità. In particolare, nella Cappella Cerasi vi sono due delle principali tele del Caravaggio, la Conversione di san Paolo e la Crocifissione di san Pietro, una di fronte all’altra. Al centro, è collocata la pala d’altare raffigurante l’Assunzione della Vergine di Annibale Carracci, anch’essa degna di lode. Se Pietro sembra trascinarci dentro la tela, Paolo, con le braccia spalancate, pare uscirne.

Terza tappa: Basilica di Sant’Agostino in Campo Marzio

La Basilica di Sant’Agostino in Campo Marzio, una delle prime chiese romane costruite nel Rinascimento, custodisce al suo interno la celeberrima Madonna dei Pellegrini. Quest’opera ha alle spalle una storia veramente singolare. Sembra che sia stata donata alla chiesa da Caravaggio stesso, come ringraziamento per avervi trovato rifugio dopo aver ferito un uomo che avrebbe importunato Lena, una cortigiana. Secondo la tradizione, infatti, sotto le sembianze della Madonna si celerebbe proprio Lena, la donna da lui amata.