Splendori e colori dell’Opera di Roma

Luogo di eccellenza artistica e musicale, il Teatro Costanzi è uno scrigno di tesori pittorici e architettonici tutti da scoprire.

Splendori_e_colori_Teatro_Opera_Roma

Il Teatro dell’Opera di Roma è stato edificato nel 1879, sull’area anticamente occupata dalla villa dell’imperatore Eliogabalo (III sec.). L’inaugurazione, alla presenza dei reali d’Italia, risale all’anno successivo con l’opera Semiramide di Gioachino Rossini.

Voluto dall’imprenditore Domenico Costanzi, il teatro porta ancora oggi il suo nome (infatti, è noto anche come Teatro Costanzi). Nel 1926 l’allora governatore di Roma lo acquistò. Il teatro andò così incontro a un’ingente opera di ristrutturazione su progetto dell’architetto Marcello Piacentini.

Dell’impianto originario rimangono la struttura a ferro di cavallo e la cupola. La struttura, realizzata dall’architetto Achille Sfondrini, è una superba “cassa armonica” capace di esaltare l’acustica. La cupola, invece, è esaltata dagli affreschi di Annibale Brugnoli. Le figure allegoriche testimoniano la volontà di dare all’arte decorativa un nuovo lirismo, discostandosi dall’accademismo dell’epoca. Con ardito cromatismo e un insolito movimento circolare, gruppi figurativi celebrano lo spettacolo, dalla tragedia alla danza, alla musica ai giochi olimpici, e così via.

Il lampadario dei record

Al centro della cupola del Teatro dell’Opera è possibile ammirare un maestoso lampadario, realizzato a Murano. Si tratta di un gioiello dell’arte vetraria italiana, in grado di illuminare la sala a giorno con ben 18.000 watt di potenza. Questo capolavoro compare nella cupola del Brugnoli durante la ristrutturazione del Piacentini. “Debuttò” nel 1928, in occasione dell’inaugurazione del teatro con l’opera Nerone di Arrigo Boito.

Grazie alle sue considerevoli dimensioni (ha un diametro di circa 6 m e un’altezza di 3,5 m) è uno dei più grandi lampadari d’Europa. Oltre 250 lampade illuminano le 27.000 gocce di cristallo di Boemia, distribuite su 17 anelli concentrici, con meravigliosi giochi di luce. Il lampadario è sottoposto a una complessa opera di pulizia, che si ripete ogni 5 anni grazie a maestranze specializzate.